ELIAS CANETTI - MASSA E POTERE
Massa e potere di Elias Canetti è stato scritto nel 1960 quando in Europa si ripresentò l’enigma della massa e il suo rapporto con il potere.
La moderna società di massa, nel testo di Canetti, è ancora costruita intorno alla memoria di miti antichi, spesso dimenticati in libri sepolti nell’oscurità di biblioteche.
Miti che sono invece una costellazione immersa e sempre presente nell’architettura delle città che abbiamo ricevuto in eredità dalle generazioni passate.
Massa, potere e architettura formano un racconto frastagliato e sanguinoso, un’unione segreta che prima di diventare una vistosa caratteristica delle nostre società moderne è stata molte altre cose.
Per avvicinare e comprendere l’architettura non basta scrivere di muri e colonne, ma ricordare le schiere e le moltitudini umane e animali, il fuoco e la foresta, il grano e il vento, la pioggia e la sabbia, il denaro e il potere, nella loro tenebrosa solitudine. Un’immane storia che vive in ognuno di noi.
La moderna società di massa, nel testo di Canetti, è ancora costruita intorno alla memoria di miti antichi, spesso dimenticati in libri sepolti nell’oscurità di biblioteche.
Miti che sono invece una costellazione immersa e sempre presente nell’architettura delle città che abbiamo ricevuto in eredità dalle generazioni passate.
Massa, potere e architettura formano un racconto frastagliato e sanguinoso, un’unione segreta che prima di diventare una vistosa caratteristica delle nostre società moderne è stata molte altre cose.
Per avvicinare e comprendere l’architettura non basta scrivere di muri e colonne, ma ricordare le schiere e le moltitudini umane e animali, il fuoco e la foresta, il grano e il vento, la pioggia e la sabbia, il denaro e il potere, nella loro tenebrosa solitudine. Un’immane storia che vive in ognuno di noi.
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